lunedì 29 novembre 2010

29 novembre 2010


Muore Mario Monicelli intorno alle 21, buttandosi dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma.

(Su quello che lascia all'Italia, è inutile commentare. Lascia in definitiva la sua vita in vita continua, e il suo stile.)


A 95 anni, lascia anche una figlia di 21 anni.


« Ho capito il suo gesto. Era stato tagliato fuori ingiustamente dal suo lavoro, anche a guerra finita, e sentiva di non avere più niente da fare qua. La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa non ne vale la pena. Il cadavere di mio padre l'ho trovato io. Verso le sei del mattino ho sentito un colpo di rivoltella, mi sono alzato e ho forzato la porta del bagno. Tra l'altro un bagno molto modesto. »

« Per rimanere vivo il più a lungo possibile. L'amore delle donne, parenti, figlie, mogli, amanti, è molto pericoloso. La donna è infermiera nell'animo, e, se ha vicino un vecchio, è sempre pronta ad interpretare ogni suo desiderio, a correre a portargli quello di cui ha bisogno. Così piano piano questo vecchio non fa più niente, rimane in poltrona, non si muove più e diventa un vecchio rincoglionito. Se invece il vecchio è costretto a farsi le cose da solo, rifarsi il letto, uscire, accendere dei fornelli, qualche volta bruciarsi, va avanti dieci anni di più. »


R.I.P.

domenica 21 novembre 2010

Si sta

Come la voce
di Luigi Tenco
l'ultima volta che cantò,
a Sanremo.

giovedì 18 novembre 2010

Il barbaro Ulisse, 1978



Enzo Maolucci, da "Barbari e bar"
1978

martedì 16 novembre 2010

lunedì 15 novembre 2010

peace through pop music



"This reporter had no idea" è la descrizione del video.

domenica 7 novembre 2010

Paolo Conte 2010